L’origine dell’intelletto è il Signore dei mondi che è Egli stesso puro intelletto e Maestro degli intellettuali, e non c’è contraddizione nelle Sue azioni. Pertanto, gli intellettuali di tutto il mondo, di qualsiasi razza, lingua e cultura, sono d’accordo nelle teorie che fanno riferimento all’intelletto, e non c’è disaccordo tra due di loro. Per esempio, tutti concordano sul fatto che qualunque cosa possa essere percepita esiste, che l’intero è più grande della parte, che la combinazione di due contraddizioni è impossibile, che il creato ha bisogno di un creatore, che la narrazione mutawatir è vera, che l’oppressione è un male, che la giustizia è un bene, e così via. Questo significa che l’intelletto è un’esistenza unica, quindi ha la competenza per essere il criterio di cognizione, così che, attraverso l’adesione a esso, i disaccordi tra gli intellettuali si tramutino in accordi.
[I livelli dell’intelletto e le sue percezioni]
Sebbene vi siano numerosi livelli e differenti misure per l’intelletto, è chiaro che la differenza dei suoi livelli e delle sue misure non pregiudica la sua unità come fondamento della cognizione; come la luce che possiede intensità e debolezza, ma è considerata il fondamento dell’osservazione in tutti i suoi livelli e misure. Inoltre, l’intelletto, inteso come forza di pensiero e conoscenza, sebbene sia maggiormente presente in alcuni uomini rispetto ad altri, esiste in modo adeguato in tutti gli uomini, e ciò è sufficiente per la sua unità come criterio di cognizione; perché Dio il Giusto ha concesso ad ogni uomo obbligato un’adeguata quantità di intelletto, e la sua abbondanza in alcuni di loro è un favore che Egli ha concesso, senza essere ingiusto verso altri; come ha detto Dio Onnipotente: ﴿وَاللَّهُ يُضَاعِفُ لِمَنْ يَشَاءُ ۗ وَاللَّهُ وَاسِعٌ عَلِيمٌ﴾[1]; “Dio aumenta per chi vuole, e Dio è davvero il Saggio Moltiplicatore”. Inoltre, gli intelletti di alcune persone completano quelli di altri attraverso un processo naturale e reciproco; perché interagiscono tra loro e, attraverso lo scambio di opinioni, creano un intelletto collettivo che compensa l’inadeguatezza dell’intelletto individuale;
