come qualcuno che ha fatto costruire le fondamenta sulla sabbia e vi può sprofondare in qualsiasi momento; o come qualcuno, di cui Dio Onnipotente ha detto: ﴿أَمْ مَنْ أَسَّسَ بُنْيَانَهُ عَلَى شَفَا جُرُفٍ هَارٍ فَانْهَارَ بِهِ فِي نَارِ جَهَنَّمَ ۗ﴾[1]; “O qualcuno che ha costruito le sue fondamenta sul debole ciglio di una rupe che improvvisamente precipita nel fuoco dell’Inferno”.

L’intelletto; il criterio di cognizione

L’uomo è un essere animato particolare, e il motivo della sua particolarità è il potere nascosto in sé stesso che lo rende in grado di riconoscere il suo beneficio e la sua perdita più di qualsiasi altro essere animato già scoperto, in modo tale da aumentare la sua sopravvivenza conseguendo il suo beneficio, e da prevenire il suo declino evitando la sua perdita. Questo potere nascosto è “l’intelletto”. Senza dubbio, il corpo dell’essere umano non è sufficiente per la sua superiorità sulle altre creature; perché rispetto a quello di molti di loro, il corpo dell’essere umano è più debole e vulnerabile e non ha nessun speciale e considerevole vantaggio. Anche la sua anima, nel senso di un potere sconosciuto che lo fa muovere e crescere fisicamente, è simile alle anime di altri esseri animati e non può essere sufficiente per la sua superiorità sugli altri esseri animati che si muovono e crescono fisicamente come lui. L’unica cosa che esiste nell’essere umano e non si trova nelle altre creature è l’intelletto, che ha la capacità di comprendere concetti generali e di conformarli a esempi dettagliati, e con uno sforzo chiamato “pensare”, trova la sua strada da ciò che sa a ciò che non sa. Forse questo potere esiste anche in altri esseri animati, però è sicuramente più forte nell’uomo, e per questo motivo l’ha fatto essere dominante sugli altri esseri animati. Se ci fosse un essere animato che capisse più dell’uomo, esso avrebbe senza dubbio dominato l’uomo e lo avrebbe fatto essere al proprio servizio, mentre ciò non è avvenuto e il dominio dell’uomo sugli altri esseri animati è evidente. Questa superiorità dell’essere umano è solo il risultato del suo intelletto, e non c’è altro privilegio per lui. Pertanto, un essere umano che non è dotato d’intelletto o che non lo usa a sufficienza non ha alcuna superiorità sugli altri esseri animati, anzi è inferiore a loro;